Kantar Global Issues Barometer

L'invasione dell'Ucraina rimane la preoccupazione n° 1 per i cittadini di tutto il mondo, seguita dal rincaro del costo della vita.
13 giugno 2022
Carlotta Donati
Carlotta
Donati

Senior Marketing Executive

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Milano, 13 giugno 2022: nella settimana successiva al centesimo giorno dall'invasione russa dell'Ucraina e mentre l'OCSE aggiorna le sue previsioni sul PIL per il 2023, Kantar, azienda leader mondiale di data marketing e analytics, ha annunciato che l'invasione dell'Ucraina rimane la preoccupazione n° 1 dei consumatori a livello mondiale, seguita da questioni economiche e dal rincaro del costo della vita. 

La preoccupazione che spontaneamente viene citata come la più rilevante dai consumatori a livello globale è la guerra (64%), seguita da questioni economiche (39%). La crisi economica non è solo il problema più sentito dai consumatori, ad eccezione della Cina dove i lockdown sono appena terminati, ma sono considerate oggi prioritarie anche questioni climatiche e ambientali, per cui 1/4 della popolazione mondiale sente la necessità di agire. 

Global Issues Barometer di Kantar è un'analisi dettagliata dei comportamenti di 11.000 persone in 19 Paesi (che rappresentano il 68% del PIL mondiale). Lo studio ha posto domande aperte per catturare quello che pensano veramente i consumatori e ha utilizzato la tecnologia TextAI di Kantar per comprendere e analizzarne le risposte.

 

La guerra in Ucraina

La guerra in Ucraina è attualmente la principale preoccupazione in ogni area geografica esaminata. 
Come ci si aspetterebbe, esiste un'elevata correlazione tra l’alto grado di preoccupazione per questa tematica e la stretta vicinanza geografica ai paesi in conflitto. Il 94% dei polacchi ha espresso spontaneamente come la guerra sia la preoccupazione principale, seguito da oltre l'80% di spagnoli, tedeschi e francesi. 
All'altra estremità della scala, 1 cittadino su 3 dell'India (37%) e delle Filippine (31%) ha espresso la propria preoccupazione. 
La Corea del Sud è un'eccezione notevole: il 73% dei consumatori ha indicato la guerra come una delle principali preoccupazioni. 
Oltre al volume delle preoccupazioni, anche l'intensità delle stesse è molto alta: il 63% di coloro che hanno sollevato il problema ha valutato il proprio livello di ansia pari a 8/10 o superiore.

Fig 1. La Guerra vs le altre preoccupazioni

Persone preoccupate rispetto alla Guerra

Il rincaro del costo della vita

- Il rincaro del costo della vita è al 2° posto tra le preoccupazioni più sentite dai cittadini, avendo già colpito il tenore di vita del 51% delle persone in tutto il mondo. L'aumento dei prezzi di cibi e bevande, carburante e bollette legate ad utenze domestiche è stato il più avvertito. Polonia, Spagna, Germania, Brasile e Paesi africani ritengono che il prezzo delle spese alimentari sia di gran lunga aumentato. Polonia, Spagna e Regno Unito ritengono che ad aumentare maggiormente di prezzo siano anche le spese domestiche.
- Il 45% della popolazione riferisce che la situazione finanziaria della propria famiglia si stia deteriorando e il 65% ritiene che le prospettive economiche generali del proprio Paese siano attualmente negative.
- Il 44% delle famiglie in tutto il mondo ha difficoltà a far fronte alle spese mensili e l'8% non riesce a far fronte ai propri impegni. 
- Il 5% delle famiglie non può permettersi i generi alimentari primari, l'11% le bollette della casa e 1 su 5 non può permettersi il carburante dell'auto. Il problema sembra destinato a protrarsi. 
- 3/4 (77%) degli intervistati a livello globale non si aspetta un aumento di stipendio commisurato all'inflazione e il 73% ritiene che l'inflazione continuerà a crescere ulteriormente. 

Fig. 2 Accessibilità economica

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Ansia derivante da questioni ambientali

L'inazione climatica sta già causando livelli di angoscia notevolmente elevati: più della metà delle persone a livello globale soffre di “eco-ansia”. Messico, Colombia, Filippine e India sono i Paesi più preoccupati per i cambiamenti climatici. 2/3 della popolazione ritiene che le aziende abbiano la responsabilità di risolvere la crisi climatica, e il 79% dei consumatori desidera acquistare prodotti ecosostenibili, ma ha bisogno che i brand si impegnino di più sul fronte dell'accessibilità economica.

Guardando i risultati dello studio, Cristina Colombo, Client Impact Director | Sustainable Transformation Practice di Kantar, ha commentato: "Il susseguirsi di eventi globali sta influenzando i piani a lungo termine e i comportamenti nel breve. Quasi la metà delle famiglie (46%) sta pensando di ridurre le spese per la casa e gli abbonamenti all'intrattenimento (44%), 2 settori che sono invece andati bene durante la pandemia. A lungo termine, più di 2/3 delle persone afferma che i fatti storici che stiamo vivendo stanno influenzando i loro grandi progetti di vita: il risparmio per i grandi eventi futuri (42%), l'istruzione dei figli (20% a livello globale e 30% nelle economie in via di sviluppo) e il cambiare abitazione (19%). L'impatto di questa crisi non sta colpendo solo il presente ma si protrarrà anche in futuro. Stanno anche riemergendo problemi legati al benessere mentale, con 1/3 delle persone che riferisce di impatti negativi sulla propria salute mentale e oltre il 60% che si sente molto preoccupato".

 

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