La nuova frontiera del rapporto tra brand e consumatori: gli NFT

Una soluzione per costruire e consolidare il rapporto, creare nuove opportunità di investimento e aumentare la visibilità della marca sul mercato
30 maggio 2023
BRAND & Inflazione
Riccardo Cerasoli
Riccardo
Cerasoli

Client Management Intern

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In un mercato sempre più competitivo, la costruzione di un forte rapporto tra brand e i propri consumatori diventa essenziale per il successo a lungo termine. Con l'avvento delle criptovalute e delle tecnologie blockchain, è emersa una nuova soluzione affinché questo rapporto possa consolidarsi: gli NFT (Non-Fungible Token),  un tipo speciale di “token” che rappresenta un’immagine, un video o qualsiasi altra cosa digitale, unica e irripetibile e che le persone possono comprare e vendere.

Un po’ di numeri:

Solo l’anno scorso il mercato degli NFT ha generato un totale di 24,7 miliardi di dollari di volume, che è solo un leggero calo rispetto ai 25,1 miliardi di dollari registrati nel 2021(Fonte: “Behavior report - What Do Consumers Want from NFT?” – Dappradar).

Considerando il significativo calo del 60% del prezzo di ETH, (criptovaluta maggiormente scambiata nel mercato degli NFT: Ethereum) questo indica una resilienza significativa dell’attività del mercato. 

Sono arrivati ad essere 10,6 mln gli utenti che scambiano NFT, con un incremento del 87,7% rispetto all’anno precedente . Ciò suggerisce che il mercato è stato in grado, nonostante il momento negativo, di attirare una nuova serie di partecipanti e rappresenta sicuramente un ottimo segno per il futuro del settore.

Perchè?

Nel 2022 sono più di 240 i brand che sono entrati nel mondo degli NFT. 

Nike, Adidas e Gucci, sono solo alcuni dei brand che si sono immersi nel mondo di Web3 (terza evoluzione del web che utilizza tecnologie decentralizzate per creare un ecosistema più sicuro, aperto e inclusivo) e hanno dimostrato come la tecnologia possa arricchire i punti di contatto con i consumatori finali.

Ma quali sono i vantaggi?

Il primo per i brand riguarda sicuramente l’attenzione da parte dei media: sfruttando ancora un mercato di cui tutt’ora si parla e si conosce poco, i brand che entrano nel mercato vengono percepiti come innovativi e progressivi con la conseguente possibilità di rafforzare la loro immagine e generare PR positive.

Inoltre, punto ben più importante è che gli NFT possono essere utilizzati per creare un senso di appartenenza tra i consumatori e il brand, attraverso l'emissione di pezzi unici e limitati. In questo modo, i brand lover possono dimostrare la loro fedeltà al brand possedendo un pezzo esclusivo. Allo stesso tempo, gli investitori possono utilizzare gli NFT come strumento di investimento, acquistando opere d'arte, oggetti rari e collezionabili digitali associati al brand.

Ma gli NFT non sono solo un modo per rafforzare il rapporto tra marca e consumatori, possono anche rappresentare una nuova fonte di guadagno per i brand stessi, aumentando la visibilità del brand e generando un'entrata finanziaria extra. E il prezzo? Maggiore l'esclusività del brand, più elevato il prezzo a cui gli NFT possono essere proposti.

Gli NFT possono essere quindi una soluzione vincente per costruire e consolidare il rapporto tra brand e consumatori, creare nuove opportunità di investimento e aumentare la visibilità della marcasul mercato.

Il caso Porsche (Fonte: “Nft, flop per il progetto di Porsche” – Wall Street Italia)

Pur essendoci grandi opportunità e potenziale per la creazione di business con gli NFT, non sempre raggiungere risultati positivi è semplice. Ad esempio, Porsche ha evidenziato alcune lacune nella gestione del suo progetto.  

Nel novembre del 2022 ha annunciato la sua prima collezione ufficiale di NFT, aprendo conseguentemente il loro canale Discord e il profilo Twitter dedicato (@eth_porsche).
Uno dei fattori legati alla non riuscita del progetto è stato il prezzo (0.911 ETH circa 1.500 €) da subito criticato per una supply di 7.500 NFT, sicuramente troppo alto e non in linea con l’attuale situazione di mercato.

Vedendo la risposta negativa della community, la casa automobilistica si è trovata costretta a ridurre la quantità di NFT data l’impossibilità di vendere, giustificando così l’accaduto: “Taglieremo la nostra fornitura di NFT e fermeremo la loro creazione per andare avanti con la creazione della migliore esperienza per una comunità esclusiva.”

Queste in sintesi le ragioni che hanno portato alla non riuscita di questo progetto:

  1. Non aver identificato correttamente il target: essere un grande brand non è garanzia di successo nel web3, per farlo devi parlare con il pubblico giusto; 

  2. Comunicazione errata e bad reputation: aver ascoltato/considerato tardi la community ha indebolito il progetto stesso;

  3. Non aver considerato lo stato del mercato, i precedenti e le aspettative riposte nella marca;

Probabilmente la maggior parte dei proprietari di Porsche non ha nemmeno interesse ad acquistare un NFT. 

Ciò non vuol dire che Porsche non abbia dovuto fare una collezione, anzi il potenziale è immenso e questa può essere un’occasione per ascoltare i propri fan e risolvere i problemi emersi imparando a conoscere il target e costruire valore per loro nel futuro. Occorre però mettere a punto una strategia di mercato che parta dai bisogni dei propri clienti.

Il caso Nike

Altre volte invece i grandi brand possono fare altrettanto bene anche sul web3. Questo è sicuramente il caso di Nike, brand che ha performato meglio finora sul mercato e che ha generato più di 185 mln di dollari. I ricavi negli NFT sono generati sia dalle vendite dirette che dal mercato secondario, cioè dalla trattenuta di royalties quando l'attività è scambiata tra i clienti stessi (in altre parole, il mercato dell'usato).

Quindi più tempo passa, più gli NFT aumenteranno di valore e più royalties entreranno nelle casse dell’azienda in modo completamente passivo.

Come?

Ecco, quindi, alcuni punti che Nike ha seguito e che un brand deve considerare per entrare con successo nel mondo degli NFT.

  1. Valutare il Fit – consistenza con la marca: gli NFT sono la cosa giusta per il tuo brand? 

  2. Posizionamento: un corretto posizionamento è di cruciale importanza per portare vantaggi immediati e duraturi nel tempo e deve essere considerato in tutte le espressioni che la marca attiva. 

  3. Analisi di mercato: La comprensione del mercato e della categoria è fondamentale per capire cosa funziona e cosa no.

  4. Comprendere i need e sviluppare un piano di lancio: partendo dai bisogni che si vogliono soddisfare e dal valore che si può offrire ai potenziali investitori fino ad arrivare a quali NFT si portano sul mercato e qual è la roadmap del progetto.

  5. Community: è uno dei capisaldi degli NFT; affinché il tutto funzioni è necessario creare entusiasmo e interesse intorno al progetto.

Gli NFT rappresentano dunque un'opportunità interessante per i brand per creare valore e connessione con la propria audience. Il potenziale è enorme e sta solo aspettando di essere sfruttato. 

Pubblicato integralmente su Mark Up 2023

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